Quanto più la separazione dei diversi rifiuti urbani viene fatta in modo corretto, tanto più il Comune di Sesto riceve degli introiti.
Questi introiti provengono da Consorzi di filiera nella forma di corrispettivi per la raccolta di imballaggi (carta/cartone, plastica, acciaio, alluminio, legno fino al 2021) e da Società titolari di impianti di trattamento rifiuti a cui il Comune vende detti rifiuti (carta, vetro, metalli).
I MATERIALI DA CUI PROVENGONO GLI INTROITI
La carta ed il cartone ritirati con la raccolta domiciliare o portati alla piattaforma ecologica comunale vengono trasportati ad un impianto che li seleziona:
Gli imballaggi in plastica, in acciaio (barattoli), in alluminio (lattine), in tetrapak, quello che a Sesto San Giovanni viene chiamato il “sacco giallo”, vengono portati ad un impianto di selezione, che, appunto, seleziona i diversi tipi di imballaggio e li invia ad impianti di lavorazione individuati dai rispettivi Consorzi (Corepla e Coripet per la plastica, Ricrea per l’acciaio, Cial per l’alluminio, Comieco per il tetrapak).
Tutti questi Consorzi erogano dei contributi per ogni tonnellata di imballaggio consegnato.
Gli imballaggi e oggetti in metallo ed in vetro ritirati dalla piattaforma ecologica comunale vengono venduti a impianti specifici, individuati mediante procedura di gara, ad un prezzo a tonnellata corrispondente al valore di mercato.
Fino alla primavera del 2021 anche per il legno e gli imballaggi in legno raccolti nella piattaforma ecologica si otteneva un contributo dallo specifico Consorzio. La contribuzione è stata momentaneamente sospesa ma si confida in una ripresa quanto prima.
COME VENGONO USATI GLI INTROITI
Tutto ciò che viene introitato entra a fare parte del bilancio della Tassa Rifiuti: serve, cioè, a coprire parzialmente il costo dei servizi di igiene urbana, e di conseguenza a ridurre il peso della TARI sui cittadini e le imprese.
In conclusione, non si può che ribadire per l’ennesima volta che + DIFFERENZI – PAGHI
